To celebrate our first Christmas with Berlinsixsenses Sean and I gave ourselves (and family) a big treat week-end in The Ritz-Carlton, Berlin
“Do you know” Sean told me by the way on the phone “Coco Chanel is the kind of guest one would expect to meet at the Ritz’s, so make sure you don’t forget your pearls, darling !”. To which remark I obediently packed a black pearl necklace by Opium Jewels (my birthday present to myself), a 30’s inpired tailleur by Moschino, and a pair of retro lace-up ankle boots, even though I must admit that Moon Boots would have made a better choice, considering the weather…
At 12,00 o’ clock we met in front of the The Ritz-Carlton‘s main entrance, facing Potsdamerplatz. Not only this hotel stays for luxury, tradition and great style, but lately it has adopted environment protection measures and a”Give back getaways” program, encouraging its guest to undertake volunteer work. Bravo. Sean and I strongly approve!
The hotel bulding is backed by theTiergarden, Berlin’s own Central Park. And looking at its 1920’s american inspired art deco architecture, the comparison with N.Y. feels quite right.
The main hall was all sparkling and shining with Christmas decorations. We sat for a while by the burning fireplace to let the kids enjoy their little “extras”: a homemade gingerberad house, an electric “Polar express” train, as well as some Mercedes bobby cars to tour around the Lobby, the tea Lounge and the bar. Then, after having an unforgettable “lobster-meets-truffles” luncheon at Brasserie Desbrosses ( a happy gastronomic island in the touristy Potsdammerplatz wich deserves a separate chapter) we took a closer look at the Hotel’s interiors. For the (303) rooms and suites the designer Peter Silling has set on an “Empire” style, inspired by famous German architect Schinkel: neoclassical columns, lots of marble and wood, rich upholstery and curtains, ranging from gray, brown, green and golden tones and as far as possible, antique furniture pieces. Sean was quite pleased, but he found it all “Very masculine!!!!!”. What we love about the The Ritz-Carlton is that particular retro atmosphere that makes you feel like a voyageur d’antan. But, hey!, someone likes it up-to-date. Those who prefer a modern setting have the option to stay in the contemporary designed Ritz -Carlton Apartment.
At 17,00, of course, we had our Afternoon Tea served in the Tea Lounge. The TeaMasters, dressed in a silk kimono, brought us a sniffing box with different fragrances and mixtures and we had lots of fun in picking out our favourite one. Tea was a longlasting pleasure, but the accompanying silver trays with different layers of sanwiches and pastries of the House (including some just- out-of the-oven scones) disappeared within a few minutes.
Later on, belonging to that category of guests with increased privacy needs due to the presence of a child, a baby and a toddler, we decided to try the Ritz Carlton Club level. This area (37 accomodations), tailor-made for business travellers and families who want to have their peace, includes a cozy lounge: a sitting room with fireplace, library, high speed internet connection, as well as complimentary food and beverage (champagne!) proposals throughout all the day. Not to mention the panoramic view! It was just like magic: at 9,00 p.m. the baby fell asleep on a Mamas & Papas chair (surely designed by someone who knows a lot about children) and we kept on drinking our champagne over the rooves of Berlin.
Sean, who has been travelling around the world and spent the half of his life in luxury hotels, was going on and on with the The Ritz-Carlton‘s amazing beds. Looking forward to give them a try, we withdrew quite early in our rooms. Now I know what he meant: even the kids slept through!
The following morning, after a splendid breakfast, my boyfriend Andreas was beginning to feel at home, to the point that he sat at the piano in Grand Foyer and started to play Schubert, while the children were trying to unwrap the decoration presents under the Christmas tree with Sean taking pictures of them. Unfortunately, it was time for us to go back to our everyday’s life. Who can afford, nowadays, to live in a Grand Hotel?
As one may expect, the The Ritz Carlton, Berlin still honors the name of Cesar Ritz “King of the hoteliers and hotelier of the kings” by making each guest feeling special and unique. With no exception, the staff members, from the doorman, to the mayor of the house, to the receptionists, were endowed with the most exquisite sense of hospitality and tact. Qualities not very easy to find in Berlin and surroundings!
At the The Ritz Carlton, Berlin no wish remains unfullfilled. As it happens, there was once a guest who ordered a persian cat “Oh, but the eyes must be of two different colors!”? And guess what? The concierge got him two.Per festeggiare il primo natale del nostro blog, Sean e io ci siamo concessi un week-end natalizio con tutta la famiglia al Ritz-Carlton di Berlino, un Hotel che da sempre è sinonimo di lusso, tradizione e grande stile, ma non solo. Apprendiamo con piacere che ultimamente si è impegnato ad adottare misure ecologiche e di risparmio energetico, oltre a un programma “Give back getaways” dedicato al coinvolgimento degli ospiti in attività di volontariato e utilità sociale. “Ricordati” mi ha detto Sean al telefono, “che anche Coco Chanel frequentava il Ritz, perciò se fossi in te porterei le perle!”. Prontamente ho fatto scivolare in valigia, insieme ad un vecchio tailleur di Moschino anni ’30, la lunga collana di perle nere di Opium Jewels che mi sono regalata per il compleanno. Poi per completare il look retro aggiunto le francesine, anche se in verità i Moon Boot sarebbero stati molto più indicati! A mezzogiorno in punto di venerdì, ci siamo dati appuntamento davanti all’ingresso principale del Ritz-Carlton, che si affaccia sulla Potsdammerplatz. Sul lato opposto si trova invece il Tiergarden, il polmone verde di Berlino, equivalente del Central Park. E il paragone con New York cade proprio a puntino, dato che l’architettura del Ritz-Carlton richiama esplicitamente i grattacieli della grande mela stile anni ’20. La hall dell’albergo era tutta sfavillante di luci e decorazioni natalizie. Ci siamo seduti presso il camino acceso per dare ai bambini il tempo di gustarsi le sorprese a loro riservate: una casetta di panpepato del maestro pasticcere, abbastanza grande da poterci entrare dentro (detto, fatto, malgrado fosse vietato), un trenino elettrico Polar Express e due automobiline a pedali tutte cromate modello Mercedes con cui lanciarsi in rocamboleschi inseguimenti attraverso la lobby, il Curtain Club e Tea Lounge. Dopo un ottimo pranzo alla Brasserie Desbrosses, astice e tagliolini al tartufo (una felice scoperta gastronomica alla quale dedicheremo un capitolo a parte) abbiamo intrapreso una visita guidata dell’albergo. Ciò che caratterizza gli interni del Ritz Carlton, disegnati da Peter Silling è lo stile “Empire” ispirato all’opera dell’architetto Schinkel, ben visibile nelle colonne in marmo e nelle sontuose tappezzerie, che vanno dal marrone al grigio, fino a tonalità dorate, e nei preziosi arredi originali dell’epoca. ” Molto mascolino!”, ha commentato Sean. Noi abbiamo scelto il Ritz proprio per le sue atmosfere retro che ti fanno sentire un viaggiatore d’altri tempi. Per chi invece preferisce rimanere nella contemporaneità, ci sono la suite presidenziale e gli appartamenti, che hanno un taglio più ispirato al Moderno e al Bauhaus. Alle 17,00 siamo scesi nella Tea Lounge per un Afternoon Tea. La maestra del té in kimono di seta ci ha fatto annusare una scatola con diverse miscele (la sniffing box) e ognuno di noi ha potuto scegliere il suo. Come accompagnamento è arrivata un’alzatina in argento, carica dei famosi sandwich e pasticcini della casa, tra cui gli scones appena sfornati. Una delizia! A pancia piena, si sa, non si dovrebbe fare il bagno. Ma per accontentare il maggiore dei miei tre figli, non ho potuto sottrarmi al tuffo in piscina, mentre gli altri sono andati a riposare. Meno male che l’acqua era ben riscaldata…Con l’occasione ho buttato l’occhio nel reparto wellness “The Boutique Spa”. Ho scoperto che i per i trattamenti di bellezza qui vengono utilizzati esclusivamente i prodotti di Prarie e Aromatherapy. A partire da un trattamento di 150 euro, poi, è incluso anche il servizio di baby sitting. Non é poi un cattivo affare per le mamme. Il resto della serata l’abbiamo trascorsa ai piani alti del Ritz Carlton, nel Club Floor. Quest’area (37 camere) che dispone di -un salotto, biblioteca, dining room con buffet, bevande e un eccellente servizio all inclusive – è stata studiata appositamente per viaggiatori con particolari esigenze di privacy, come quelli accompagnati da bambini piccoli. Per noi tutto ha funzionato a meraviglia: verso le 9,00, come per magia, il nostro bebé si é addormentato sul seggiolone Mamas & Papas (senza dubbio disegnato da qualcuno che di bambini se ne intende) e abbiamo potuto bere in tutta tranquillità ancora una coupe di champagne! Poi ci siamo ritirati nelle nostre stanze. Sean, che ha molto viaggiato e ha trascorso metà della sua vita in alberghi di lusso, mi aveva decantato i comodissimi materassi in piuma del Ritz, e io non vedevo l’ora di provarli di persona. Devo ammettere che, come al solito, aveva ragione! Il mattino successivo, dopo una ricca e abbondante colazione, il mio compagno Andreas si sentiva talmente a casa sua che si é seduto al pianoforte del Grand Foyer e ha suonato Schubert, mentre i bambini tentavano a più riprese di scartare i regali sotto l’albero, non avendo capito che si trattasse solamente di una decorazione, mentre Sean immortalava il tutto con il suo i-phone. Davvero un bel quadretto famigliare natalizio! Tutto sommato, quella del Ritz è un’ospitalità davvero unica. Il personale, nessuno escluso, é dotato di uno charme, tatto e cortesia del tutto naturali, qualità piuttosto rare in quel di Berlino e Brandeburgo.Ogni desiderio dell’ospite è un ordine. Il più bizzarro? Si narra di un tale che voleva a tutti i costi, e subito, un gatto siamese con gli occhi di due colori diversi. Ebbene, il concièrge è riuscito ad accontentare pure lui…