Never judge by appearance. Handwritten Bible quotations on the walls, beer benches, red plastified tableclothes, and non alcoholic drinks in the frigobar: the place might be taken for the seat of a strange religious sect. What a mistake it would be! Ixthys is at the top of the list of all korean food lovers. The meals are prepared with devotion by two middle aged ladies who care as much for the salvation of the soul, as for the joy of the mouth. Everything is served with a portion of Kimchi, the traditional pickled cabbage rich in vitamins and antioxidants. “I have been here 20 times in a row and for 20 times I have ordered Bibim-Bab (a meat, vegetables an rice sauté topped by an egg and served in a very hot pan).Today I would like to try something else. Any suggestions?” Asks an affectionat client. “Number two!” answer the small crowd in a choir. For obvious reasons, I am also going for number 2, or else Tofu- Chop-Suey, a super crispy tofu dish in a soy sauce and red hot chilli pepper marinade served with toasted sesam seeds. A very wise decision! All in all, the excellent food and interesting clientele will make you oblivious of the frugal interiors, the absence of service and toilets, the dismissive manners of the ladie who – no matter how much I pray them, won’t reveal the secret of their tofu’s crispyness – and even of the song “Summertime” played in Peking opera style (which I hardly recognised).Mai giudicare dalle apparenze… Le citazioni bibliche alle pareti ricopiate con calligrafia tremolante, i banconi da birra, le tovaglie rosse plastificate e le bevande analcoliche del frigo-bar potrebbero far pensare di trovarsi davanti alla sede di una strana setta religiosa. Ma passare oltre sarebbe un grave errore. Ixthys, è ai primi posti nella classifica degli appassionati di cucina coreana. I piatti sono preparati con religiosa devozione da due signore di mezza età che, oltre alla salvezza delle anime, hanno a cuore anche la gioia del palato. Tutti i piatti sono accompagnati da una porzione di Kimchi, il tradizionale cavolo marinato in salsa piccante, ricco di vitamine e antiossidanti. Si fa avanti un cliente affezionato “Sono venuto venti volte di seguito e per venti volte ho ordinato il Bibim-Bab (un sauté di carne, verdure e riso sormontati da un uovo ad occhio di bue servito in una pignatta rovente). Oggi vorrei mangiare qualcos’altro. Cosa mi consigliate?” “Il numero due!” rispondono in coro gli altri tre commensali. Ovviamente, pure io, che sono tutt’orecchi, mi butto sul numero due, alias Tofu- Chop-Suey, un piatto a base di tofu, supercroccante, marinato in una salsa di soya, peperoncino e sesamo tostato. Saggia decisione! Per concludere, l’ottimo cibo e l’interessante clientela si fanno perdonare gli interni austeri, il servizio e la toilette inesistenti, i modi un po’ bruschi delle cuoche – che nonostante le mie preghiere si rifiutano categoricamente di rivelarmi il segreto della croccantezza del loro tofu- e persino il sottofondo musicale “Summertime” eseguito in stile opera di Pechino (che ho parecchio stentato a riconoscere).
