A small tribute to a great musician
When I met Etta Scollo at a small Christmas party, I knew nothing about her. We talked about everything except work, while my eyes where falling over and over on the logo of her eyeglasses, Dior, which lacked the final R: “Dio (=God in italian).” “This woman must be very special! “, I thought. And right I was! Before leaving she told me in a whisper that she was a musician. The following day I looked for her stuff in you-tube. I found “Un solo bacio”, a song taken from her collection of Sicilian Arab poets translated into music :”Il fiore splendente”. I can not tell the overwhelming and mysterious force, the urgency that emanated from her gestures and voice. All I know is that I ended up writing to her this little note : “… in all this superfluous, I finally found the essential, indeed the indispensable”.
Dear Etta, your voice, a scratch and a caress at one time, transports us to heights and depths we’ve never been before!Quando conobbi Etta Scollo ad un party natalizio, non sapevo nulla di lei. Parlammo di tutto, tranne che di lavoro, mentre il mio sguardo cadeva più volte sul logo cancellato dei suoi occhiali, Dior, ai quali mancava la R : “Dio”. Questa donna dev’essere molto speciale, pensai. Prima di andarsene mi sussurrò con fare modesto che era una musicista. Il giorno dopo, incuriosita, andai a cercarla su you-tube. Trovai “un solo bacio”, un brano tratto dalla raccolta di poeti arabi siciliani tradotti in musica “Il fiore splendente”. Non so dirvi la forza travolgente e misteriosa, l’urgenza che emanava dai suoi gesti e dalla sua voce. So soltanto che le scrissi “…in mezzo a tanto superfluo, finalmente ho trovato l’essenziale, anzi l’indispensabile”. Cara Etta, la tua voce, insieme un graffio e una carezza, ci trasporta ad altezze e profondità mai conosciute!
